Con estati sempre più lunghe e afose, i serramenti diventano un alleato concreto per mantenere la casa fresca e asciutta senza affidarsi solo al condizionatore. Vetri, telai, guarnizioni e schermature lavorano insieme per ridurre il surriscaldamento, limitare l’ingresso di umidità e prevenire condensa e muffe. E nelle aree urbane più dense—come Monza—la differenza si sente ancora di più, per l’effetto “isola di calore”.
Il ruolo del vetro giusto: basso emissivo e controllo solare
Oggi la vetrata isolante (doppia o tripla) con rivestimento basso emissivo (low-e) riduce gli scambi termici con l’esterno, trattenendo il “fresco” in estate e il calore in inverno. Il coating low-e funziona riflettendo la radiazione infrarossa, e viene posizionato all’interno della camera della vetrocamera per proteggerlo dall’umidità e garantirne la durata.
Accanto al low-e, è decisivo il vetro a controllo solare, che lascia entrare la luce ma riflette una quota importante dell’energia solare responsabile del surriscaldamento degli ambienti. Risultato: interni luminosi ma più freschi rispetto a un vetro non trattato, specialmente nei mesi estivi.
In molte riqualificazioni si valuta anche il fattore solare (g) della finestra, che esprime quanta energia solare passa all’interno: più è basso, minore è il rischio di surriscaldamento. Nella pratica, il valore si ottiene combinando vetro e schermature/scuretti (tende tecniche, frangisole, tapparelle), che sono spesso parte integrante del calcolo.
Nota utile: alcune finestre ad alta efficienza arrivano a trasmittanze molto basse (U fino a 0,5 W/m²K) e a fattori solari g_gl+sh molto ridotti quando abbinate a dispositivi di ombreggiamento: sono numeri che si traducono in comfort estivo più stabile.
Telaio e posa: taglio termico e tenuta all’aria
Il telaio non è solo estetica: un profilo con taglio termico e guarnizioni di qualità riduce gli scambi d’aria calda-umida dall’esterno e limita i ponti termici attorno al serramento (zone fredde/calde dove si concentra condensa). L’abbinata con vetro low-e è tra le più efficaci per l’efficienza complessiva dell’infisso.
Anche i materiali compositi— come quelli dei serramenti in alluminio/legno —offrono il mix giusto tra il comfort fornito da un materiale naturale come il legno, e la protezione dell'alluminio, con ottima durabilità e minima manutenzione: una soluzione robusta contro sole, pioggia e sbalzi termici.
Umidità, condensa e muffe: la VMC cambia le regole del gioco
In estate l’umidità elevata amplifica la sensazione di caldo (il famoso “afa”). Infissi ben ermetici evitano infiltrazioni incontrollate, ma per gestire davvero l’umidità—specialmente dopo cappotti o sostituzione serramenti—è strategica la ventilazione meccanica controllata (VMC): rinnova l’aria, limita condensa e muffe sui ponti termici e mantiene più stabile il comfort igrometrico. Studi tecnici mostrano che, in situazioni reali, la verifica del rischio muffa può dare esito favorevole proprio in presenza di VMC rispetto alla sola ventilazione naturale.
Effetto “isola di calore” a Monza: come risolvere
Le aree urbane densamente costruite immagazzinano calore con asfalti e cementi durante il giorno e lo rilasciano lentamente la notte: è il fenomeno dell’isola di calore urbana. Secondo ARPA Lombardia, proprio i materiali delle città spiegano perché, a parità di condizioni, i centri abitati restano più caldi, specie nelle notti estive. Questo comporta interni che partono “svantaggiati”, richiedendo serramenti e schermature più performanti per contenere l’apporto solare e migliorare il raffrescamento passivo.
La ricerca nazionale conferma che l’intensità delle isole di calore è misurabile in tutte le città italiane e ha impatti sulla vivibilità: un motivo in più per progettare in chiave estiva, non solo invernale. A Monza e Brianza, il tema è ben presente nelle politiche locali e negli interventi di riqualificazione del suolo e incremento del verde urbano, proprio per mitigare il surriscaldamento diffuso.
In concreto, per abitazioni a Monza—dove le estati sono calde e spesso umide/afose—consigliamo di enfatizzare tre elementi: vetri a controllo solare, schermature esterne orientabili (per gestire l’apporto a seconda dell’ora) e posa ad alta tenuta con nastri e controtelai isolati, così da ridurre infiltrazioni e ponti termici che favoriscono condensa.
Checklist veloce per scegliere infissi “anti-afa”
- Vetro: low-e + controllo solare (valutate il g in funzione dell’esposizione). Schermature esterne integrate dove possibile.
- Telaio: profili con taglio termico e guarnizioni di qualità; attenzione alla compatibilità con la zona climatica e l’uso reale degli ambienti.
- Posa: sistemi certificati, tenuta all’aria e correzione dei nodi critici per evitare condense e muffe lungo il perimetro finestra. Affiancare, se necessario, VMC puntuale o centralizzata.
- Manutenzione e gestione: usate correttamente le schermature nelle ore più calde; in serata, favorite il raffrescamento notturno quando le condizioni esterne lo consentono.
In conclusione, serramenti e infissi sono un sistema che, se progettato e posato a regola d’arte, taglia i guadagni solari indesiderati, controlla l’umidità e mantiene la casa più fresca e salubre, soprattutto in contesti urbani come Monza. Per assicurarvi di mettere a frutto il vostro investimento non esitate a contattare i professionisti di Franco Consonni, per l'installazione di porte e finestre a Monza.